Avevo tanta, tantissima voglia di fare festa e il concerto di Lorenzo è un’ottima occasione per fare festa.
Avevo voglia di assistere ad
un concerto in uno stadio, di stare sul prato in mezzo alla gente, di percepire
l’energia della folla danzante accanto a me e di condividerla.
Avevo voglia di identificarmi
completamente con il pensiero positivo, di ballare e cantare senza pormi nessun
limite, fino a quando sarebbe durata e con chiunque avessi avuto accanto.
Le recensioni che avevo letto
su questo tour negli stadi erano emozionanti, tutte. Le persone che ci erano
già state si erano emozionate, tutte. Ero al cento per cento della
disponibilità e tutto poteva essere perfetto.
E invece… sfiga suprema. Nel
momento stesso in cui Lorenzo ha cominciato a cantare ha iniziato anche a
piovere. E quando stavo cominciando ad emozionarmi la pioggia è diventata un
diluvio. Lui ha continuato a cantare, fradicio come noi, ma quando si è alzato il
vento gli strumenti si sono bagnati e hanno dovuto interrompere. Un nubifragio
in piena regola.
Ovviamente fuggi fuggi
generale, chi a cercare riparo e chi proprio via dal concerto. Noi siamo andati
via. Dopo tutto quel disastro ci sembrava improbabile che avrebbero potuto
ricominciare, e comunque sia io mi ero portata qualcosa per la pioggia (a parte
i 2 centimetri d’acqua nelle scarpe) ma i
miei compagni di avventura erano completamente zuppi e non potevano restare
così, quindi siamo andati.
Capita. Vai ad un concerto all’aperto
e metti in conto che possa piovere. Se sei sfortunato piove. Se sei molto
sfortunato inizia a piovere appena il concerto è iniziato e devono interromperlo.
Quindi niente, si torna a
casa. Tutto sommato l’avventura è stata anche divertente, sono stata bene sempre, in viaggio, alla ricerca dello stadio e del
parcheggio, anche sotto la pioggia e al freddo, e poi correre via, quattro
donne in macchina in mutande e reggiseno e lo chauffeur in boxer, con il riscaldamento a palla in pieno luglio, rientrare a
casa a piedi nudi...
Ma quando sulla strada del
ritorno abbiamo scoperto che il concerto sarebbe ripreso, alle 23.30, tutti siamo
rimasti molto contrariati. Chi è rimasto sotto la pioggia ed ha aspettato con
pazienza è stato premiato. Chi ha deciso di andarsene l’ha fatto in piena
libertà. Ma a mio parere la decisione di riprendere andava presa molto prima,
non dopo due ore.
Oggi su Twitter e Facebook
ovviamente infuria la polemica. Chi è rimasto è entusiasta, chi se n’è andato
si lamenta.
A me è rimasta addosso soprattutto
tanta voglia di vivere l’energia di una festa.
Questa volta purtroppo,
Lorenzo, sono rimasta delusa.
#lorenzoneglistadi
#padova
#tempesta