venerdì 5 ottobre 2012

Tess è una sfigata



... eh si scusatemi, ma è proprio quello che penso.  Capisco che erano altri tempi e che non ci si poteva tanto ribellare alle convenzioni sociali, ma accidenti! gliene capitano una dopo l’altra e lei subisce senza batter ciglio. Ma si può?

Sto parlando di Tess of the D’Urbervilles, romanzo scritto da Thomas Hardy alla fine del 1800 da cui sono state tratte diverse versioni teatrali e cinematografiche, tra cui quella di Roman Polansky del 1977 che ho visto oggi,  2 ore e 45, ce l’ho fatta solo perché sono costretta a casa dall’influenza altrimenti non reggo film così lunghi.

Insomma Tess inanella un'incredibile serie di sfighe: il padre povero contadino ubriacone scopre di avere nobili origini e manda la giovane a reclamare il dovuto dai parenti ricchi. Il cugino non la riconosce ma la assume come guardiana del pollaio, poi la seduce nella foresta e lei rimane incinta. Torna a casa dai genitori e dà alla luce un bambino che morirà dopo pochi giorni. Quindi va a lavorare in un caseificio dove si innamora di Angel che la sposa prima che lei sia riuscita a rivelargli il suo passato. Quando lui lo scopre la abbandona e lei di nuovo sola si arrangia come può sempre svolgendo umili lavori in condizioni disagiate. Torna il cugino che insiste per aiutarla ma lei orgogliosa rifiuta, sperando nel ritorno del marito. Quando finalmente abbandona le speranze e cede al cugino il marito decide di tornare a prenderla. Lei uccide il cugino e fugge col marito, ma la polizia la trova e la manda al patibolo.

Ovviamente sto banalizzando. Il libro è un classico della letteratura, l’avevo letto e studiato e mi era piaciuto anche molto. Si affrontano tematiche importanti come la difficile condizione delle classi umili nella Gran Bretagna di fine 1800, i condizionamenti sociali e religiosi. Anche una natura cupa ed inospitale fa da cornice alle tristi vicende di Tess. Poi la letteratura inglese di quel periodo a me personalmente piace molto, è potente, appassionata … 

Però questa Tess…. Capitano davvero tutte a lei! E la cosa che più mi infastisce è il fatto che tutto sommato lei non faccia mai alcun tentativo per ribellarsi alla sorte nefasta. Anzi, in qualche caso sembra quasi che le dia pure un piccolo aiuto! Il cugino la seduce ma non è ben chiaro se lei davvero non vuole. Si ricostruisce una vita decente al caseificio e cade tra le braccia proprio del figlio del pastore che ovviamente non avrebbe mai potuto accettare una donna con un figlio illegittimo. Alla fine  si rifugia fuggiasca omicida in una villa da affittare … e toh la soprendono! In tutto questo Nastassja Kinski, che oltre all’innegabile bellezza secondo me non ha molti altri meriti artistici in questo film, è perfetta per il ruolo vagamente da gattamorta. 

Insomma, verrebbe da darle una scrollata. Forza Tess, svegliati! Fai qualcosa! Ribellati! Scappa almeno! Avrai anche sfortuna ma tutto quel subire senza reagire… che frustrazione!

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