Scrivo di getto una breve
recensione sull’onda delle sensazioni che ho ancora addosso dopo aver visto
questo film. Lo trovate in sala per questa settimana, non so se poi sarà
facile reperirlo.
Sono sette affreschi firmati
da sette diversi registi, sette cartoline da Cuba.
Le recensioni che ho letto
dopo la presentazione all’ultimo festival di Cannes non erano ottime, e in
effetti gli episodi centrali sono i meno riusciti. Divertentissima però la
giornata che vede protagonista il vero Emir Kusturica, alcoolico artista in
trasferta a Cuba a ritirare un premio, trascinato alla fine della
giornata ad una festa jam session jazzistico caraibica con splendidi musicisti
sconosciuti. Oppure l’ultimo capitolo in cui un’anziana stregona tiranneggia una
comunità di fedeli affinché costruiscano nel suo salotto un altare alla madonna
con tanto di piscina di acqua di mare e pesci veri. Religione che permea tutto il capitolo in cui
la giovane che ha avuto tentazioni lesbiche peccatrici viene sottoposta ad un
oscuro rito purificatore che mi ha fatto pensare… che ogni religione ha i suoi
rituali.
Comunque fresco questo film,
pieno luce e di musica inebriante, ora ho voglia di partire e di andare a
camminare per quelle strade decadenti e ricche di un’anima così unica.
Regia di Benicio del Toro, Pablo Trapero, Julio Medem, Elia Suleiman, Gaspar Noè, Juan Carlos Tabìo, Laurent Cantet
Spagna, Francia 2012, Durata 100'
2 commenti:
mah riprovo!...
Mi è venuta voglia di vedere questo film...farò il possibile
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