lunedì 9 luglio 2012

Prendere o lasciare?


Domanda: cosa fare quando il libro che stiamo leggendo proprio non ci piace? Sforzarsi e continuare o abbandonare e passare ad un altro titolo? Leggere un libro che non ci entusiasma è mai una perdita di tempo?

Oggi affronto questo dilemma. Ho iniziato un libro ed ho subito capito che non mi piace. Me l’ha prestato un’amica e l’ho accettato ben volentieri, mi aveva già incuriosito a suo tempo in libreria, , conosco l’autore, insomma ero ben disposta e piena di curiosità. Ma già dalle prime pagine mi sono resa conto. Oh no è un romanzo in stile fantasy… uffa. A me piacciono le storie più concrete. E poi dai, psicologia spicciola messa lì bene solo per fare colpo su un pubblico più ampio possibile. Facile giochetto… La battutina lì, il gioco di parole là….  Leggevo e mi distraevo pensando Che faccio? Continuo o abbandono? Beh dai, magari poi… no il colpo di scena questa volta non ci sarà lo so, però magari si ripiglia e alla fine avrà un senso. E poi chi sono io per dare questi giudizi così categorici, si può sempre imparare qualcosa! In fondo se leggo solo quello che mi piace come faccio a capire quello che non mi piace? E’ quello che ho fatto anche con i film, una volta guardavo solo quello che mi piaceva, ora guardo anche quello che non conosco e devo dire che ho fatto anche delle belle scoperte inaspettate (Vacanze di Natale però no!) Uffa…. Ma no ma chi me lo fa fare. Dai, non è una missione, se non mi va non mi va, pazienza, non avessi altro da leggere ma la pila sul comodino aumenta sempre di più…

Vi capita mai? E cosa fate in questi casi? Siete del gruppo stoici fino alla fine oppure abbandonate senza sensi di colpa?

Perché una cosa è “Non-è-il-momento-giusto-per-questo-libro”. Capita. Ci sono le letture più invernali, quelle impegnative da domenica di gennaio sul divano quando fuori soffia il vento e si può leggere per tre ore di seguito, che goduria! E poi ci sono le letture più snelle. Ad esempio “Il buio oltre la siepe” in prima battuta non mi andava. Ripreso in un altro momento, che meraviglia! Oppure “Le Benevole”, è lì sul comodino, letta la prima parte due inverni fa, speriamo col prossimo freddo di riuscire ad affrontare almeno la seconda. Per la terza si vedrà. Anche “Il ponte sulla Drina” è lì credo da quattro, cinque anni. Ma non importa, i libri non vanno a male, al limite ingialliscono le pagine (con l’e-book neanche più quello!)

E poi ci sono quei casi in cui il libro è gradevole ma in qualche modo ci sto mettendo un sacco di tempo a leggerlo. Vuoi perché è molto corposo e grosso.  Vuoi perché in qualche modo faccio fatica a concentrarmi. Magari mi piace ma mi sta bloccando le altre letture.  Di solito in questi casi ad un certo punto decido di dare una svolta. Immersione testarda e non faccio altro finché non l’ho finito, non leggo neanche il giornale, niente, fino all’ultima pagina.

Comunque per la cronaca, il libro incriminato ho deciso di finirlo. Diciamo che ho preso la decisione lanciando la monetina. In fondo mi sembra una lettura abbastanza rapida non ci vorrà molto. Nella peggiore delle ipotesi mi avrà ispirato questo post.

1 commento:

nidia ha detto...

Lettura rapida e molto semplice....il finale? lo commenteremo...
A me è capitato molto raramente di non finire un libro, anche se l'inizio non mi entusiasmava speraro di trovare una motivazione per cui quelle pagine erano state scritte...il più delle volte è stata una deluione altre invece è stata un'illuminazione...e poi come dici tu non si può dare per scontato che non piaccia ciò che non si conosce! Questo vale anche per i film naturalmente ....eccetto i cinepanettoni natalizi!!!