Si sa, Glenn Close è brava.
Molto brava. La sua interpretazione in Albert Nobbs è davvero degna di nota.
Non solo per l’arte con cui si cala nei panni di un uomo, ma anche perché con una grandissima espressività riesce a rendere il suo personaggio goffo, impacciato,
rigido, disabituato a mostrare le sue emozioni ed anche un po’ bruttino. Per il
resto il film non mi ha emozionata, nonostante la costruzione dei personaggi e la
scenografia siano molto curate. L’ho
trovato forse un po’ meccanico, un esercizio di stile soprattutto da parte
della protagonista che però non ha lasciato il segno.
Ambientato in una Dublino dal sapore
dickensiano seguiamo le vicende di Albert
che lavora come maggiordomo da una duchessa e mette da parte penny su
penny per aprire una tabaccheria. Albert
in realtà è una donna costretta a travestirsi da uomo per avere un lavoro di un certo livello. E’
segretamente innamorata della cameriera Helen ma non osa pensare di poterla
conquistare, finché un giorno scopre che non è l'unica ad avere questo inconfessabile segreto e che forse i suoi sogni si possono realizzare.
Dublino è fredda e inospitale se non si appartiene alla classe sociale giusta,
e chi è diverso non è socialmente accettabile.
Guardando Albert Nobbs ho
ripensato ad un altro film che invece mi
aveva colpita al cuore, Viola di Mare. Film italiano ambientato in una Sicilia
di fine 800 in cui due donne si amano ma per poter vivere assieme ed essere accettate
in paese devono ricorrere ad uno stratagemma: Angela si taglia i capelli, si veste da uomo e
diventa Angelo. Tutti sanno che è una messinscena ma fingono di non vedere.
L’apparenza è salva e le due possono vivere assieme. E poi la storia continua, non vi dirò come.
Film davvero intenso e commovente che mi è rimasto nel cuore. Mentre scorrevano i titoli di coda pensavo che l’amore non ha sesso e non può essere sbagliato.
Film davvero intenso e commovente che mi è rimasto nel cuore. Mentre scorrevano i titoli di coda pensavo che l’amore non ha sesso e non può essere sbagliato.
Storie diverse, stesso travestimento. Entrambi i film toccano il
tema della situazione femminile nell’800 ed entrambe
le protagoniste per poter sopravvivere sono costrette a nascondere la propria
femminilità facendo finta di essere uomini.
Se volete ammirare una Glenn Close magistrale e godervi un film ben costruito guardate
Albert Nobbs. Se preferite emozionarvi vi consiglio Viola di Mare. L’importante è che si metta in moto il pensiero. Io sono del parere che alla fine il pregiudizio rende schiavi più quelli che lo praticano che quelli che lo subiscono. E "sempre l'ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte..."
Piccola nota interessante: il
regista di Albert Nobbs è Rodolfo Garcia, figlio del premio Nobel Garcia
Marquez, al suo esordio dietro la cinepresa.
Albert Nobbs, di Rodrigo Garcia, Gran Bretagna Irlanda, 2011
Con Glennn Close, Mia Wasikowska
Durata 113'
Con Glennn Close, Mia Wasikowska
Durata 113'
Viola di Mare, di Donatella Maiorca,Italia 2009,
Con Isabella Ragonese e Valeria Solarino
Durata 105'
Con Isabella Ragonese e Valeria Solarino
Durata 105'