Questa notte mi ha rapita un
libro. E' tardi e dovrei dormire. Ma come posso dormire adesso?
L’ho preso in prestito in
biblioteca ma è talmente magico che me ne devo procurare una copia personale per poterlo rileggere ogni
tanto.
Dove si trovano certe parole
che sembrano immagini, che fanno sentire i profumi e vedere i colori? Come si
fa a scrivere un racconto poema con un ritmo che sembra un fiume lento, in cui
basta immergersi e lasciarsi portare
dalla corrente? “Una storia d’amore e di
morte, storia bosniaca di sangue e di miele”, la storia dell’ingegnere viennese
Max von Altenberg e della bosniaca Masa Dizdarevic, e di una svedalinka, una
canzone d’amore che parla della mela cotogna di Istanbul e che contiene il loro
destino.
Ma conoscevo già questa
storia, perché Paolo Rumiz era venuto a leggerla
qui a Trieste accompagnato dalle musiche di Alfredo Lacosegliaz, nella notte
più fredda dello scorso inverno, quando soffiava una Bora che non avevo mai
sentito così forte. I miei amici ed io avevamo già preso il biglietto ed
avevamo troppa voglia di ascoltarlo, così visto che anche uscire in macchina ci intimoriva abbiamo preso un taxi che ci ha raccolti uno alla volta e
portati a teatro, mentre le strade fuori avevano un aspetto apocalittico, si
vedevano passare solo le sirene dei pompieri ed un camion si era rovesciato per
il vento sulle rive. E mentre eravamo a teatro fuori la Bora sibilava
fortissima e si sentivano degli schianti abbastanza inquietanti, ma la lettura
era così coinvolgente e la storia così intensa e le musiche così ipnotiche che tutti
siamo stati contenti di aver sfidato il vento per ascoltarla.
Leggetela! E’ una storia
struggente e palpitante, dolce e terribile, raccontata in modo meraviglioso. Ed è una
storia che trae spunto da una vicenda realmente accaduta all’autore. Mi fa venire voglia di partire e di
andare a scoprire quei luoghi così vicini e così lontani.
2 commenti:
E' uno dei libri più coinvolgenti che io abbia mai letto, non tanto per la trama che, nel raccontare una profonda e invidiabile storia d'amore, ci accompagna in terre e vicende tragiche e magiche allo stesso tempo; quanto, come giustamente da te sottolineato, per l'intensità e la rotonda struggevolezza della narrazione e la bellezza del suono ancestrale del lessico...insomma, un poema più che un romanzo!
Sono felice che tu lo abbia letto.
Grazie Paola per avermi suggerito questo libro.
L'ho finito ieri sera ma lo rileggerei, non so se sono riuscita a sentire vedere capire tutto ciò che l'autore voleva farmi arrivare.
Più che un romanzo mi è sembrata una lunga poesia chr mi ha completamente rapita facendomi partecipe a tutte che cose che sono successe...cose poetiche tragiche ma anche semplici con dei personaggi davvero incredibili.
E' difficile trovare un libro così
coinvolgente
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