“La mia mente ha preso il volo…
un pensiero uno solo … Io cammino mentre dorme la città…”
La versione italiana di Space Oddity cantata in un italiano
stentato dallo stesso David Bowie è di una bellezza struggente. Continuava a
venirmi in mente dopo aver visto Io e Te
di Bernardo Bertolucci, quando Olivia e il fratellastro Lorenzo la ballano abbracciati alla fine della
settimana trascorsa nascosti in cantina.
Ecco c’era qualcosa in questo
film che avevo guardato troppo distrattamente la prima volta, che però mi aveva
colpita, e che quindi ho voluto riguardare per capire meglio, forse sollecitata
dalla voce di David Bowie che continuava a tornarmi in mente. Innanzitutto per
restare in ambito musicale le canzoni che Lorenzo ascolta in cuffia sono tutte bellissime e non casuali, da Boys don’t Cry dei Cure, a Sing
for Absolution dei Muse, a The Power of Equality dei RHCP. E poi c'è appunto Ragazzo solo ragazza sola cantata da David Bowie.
A questo punto la trama non ci
riserva grosse sorprese tranne le sequenze in cui i due entrano di nascosto in
casa di notte per recuperare del cibo con il rischio di venire scoperti, o quando
Lorenzo esce per procurarsi dei sonniferi. Per il resto i due restano lì sotto,
lei tenta faticosamente di disintossicarsi, lui la osserva incuriosito, poi si
abitua, mangiano, litigano, dormono, condividono lo spazio. I due protagonisti, impersonati da Tea Falco e
Iacopo Olmo Antinori sono alla loro prima esperienza sul set, molto giovani e
di certo non attori consumati.
Eppure sono magnetici, e
questo è quello che mi è rimasto impresso. Lui è un brutto anatroccolo, con il
viso pieno di brufoli, quasi inquietante. Lei è esagerata, con un accento siciliano quasi caricaturale, una cascata di riccioli biondi, un vistoso cappotto di
pelliccia nera da dark lady (anzi da dark girl) e anche lei un viso non
bellissimo, quasi maschile. Ma resta impressa. Non ho usato un termine a caso
prima quando ho scritto che “irrompe” nella storia. Irrompe come un ciclone e cattura l’attenzione.
D’altra parte per tre quarti del film i due sono gli unici personaggi e sono
anche chiusi in una cantina. Eppure non ci si distrae.
Credo che il magnetismo che
emanano sia merito del regista
che li ha saputi condurre e valorizzare. Anzi se vi capiterà di noleggiarlo vi
suggerisco di guardare anche il making of contenuto nel dvd che segue
Bertolucci nelle varie fasi di realizzazione
Ho l’impressione che la pellicola non abbia raccolto o non raccoglierà consensi unanimi, credo che sia uno di quei film che possono piacere molto o molto poco. Di certo però non
lascia indifferente, e se è così ha colpito nel segno.
Io e Te, Italia 2012
Di Bernardo Bertolucci, con Tea Falco, Iacopo Olmo Antinori, Sonia Bergamasco
Durata 97’
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